Parma, 23 novembre 2009
A tutti i Presidenti delle Camere Civili
aderenti all’U.N.C.C. A mezzo e-mail
Loro indirizzi
LETTERA CIRCOLARE N.5/2009 AI PRESIDENTI
Caro Presidente,
eccoTi alcuni aggiornamenti.
1)VI° CONFERENZA NAZIONALE AVVOCATURA
Venerdì 20 e sabato 21 novembre u.s., ho presenziato, unitamente ai Vice-presidenti Francesco Storace e Massimo Costa ed al Segretario Nazionale Laura Jannotta, nonché al Tesoriere Nazionale Lia Simonetti, alla VI° Conferenza Nazionale dell’Avvocatura, tenutasi a Roma.
Erano presenti anche Leonardo Carbone, componente della Giunta, il nostro Presidente Onorario Toti Grimaudo, ed alcuni esponenti di Camere Civili.
Come avrai probabilmente letto e visto, la Conferenza ha avuto una forte risonanza politico – mediatica, avendovi partecipato numerosi e qualificati esponenti politici (dal Ministro della Giustizia, ai Sottosegretari, al Presidente del Senato, al Sindaco di Roma, al Presidente della Commissione Giustizia del Senato e molti altri parlamentari, oltre, ovviamente, ai rappresentanti dell’Avvocatura, dell’Accademia e della Magistratura.
Si è dibattuto, in particolare, della riforma dell’Ordinamento professionale in corso di approvazione, delle riforme del processo civile e del processo penale, della riforma dell’Ordinamento giudiziario e della Costituzione.
Argomenti quindi ad amplissimo spettro, che sono stati solo accennati, ma necessariamente, dati i tempi, non approfonditi.
Da parte mia, come richiestomi dal Presidente dell’OUA e previsto dal programma, ho tenuto, a nome dell’Unione Nazionale delle Camere Civili, un breve intervento sulla riforma del processo civile che ho ritenuto di focalizzare sul nuovo istituto del processo sommario e sul più generale tentativo di sommarizzazione del processo, in merito al quale ho espresso ferma opposizione.
2) DECRETO LEGISLATIVO SULLA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA
Richiamato tutto quanto esposto nella precedente mia lettera del 5 novembre u.s., come preannunciatoTi, nella riunione dei giorni 13 e 14 novembre u.s., la Giunta esecutiva ha esaminato il decreto legislativo in materia di mediazione obbligatoria.
Si è confermata, da parte di tutti i componenti, la complessità e problematicità dell’approccio.
E’ infatti evidente che si tratta di un provvedimento legislativo non solo male e frettolosamente formulato ma, soprattutto, gravemente lesivo per l’Avvocatura civile.
E’ infatti un ulteriore (ma estremamente grave) tentativo di allontanamento del cittadino dalla giurisdizione (e, conseguentemente, dalla necessità del patrocinio legale).
Malgrado ciò, consci che, avendo il Governo molto investito (anche in termini di immagine) su tale provvedimento, uno scontro frontale ci vedrebbe, quasi certamente, soccombenti ma, soprattutto, si rischierebbe di aggravare il danno, escludendo o quanto meno ulteriormente marginalizzando, il ruolo dell’Avvocatura civilistica.
Per questi motivi si è ritenuto di conferire l’incarico ad alcuni colleghi esperti della materia di redigere un documento contenente puntuali osservazioni tecnico - giuridiche da sottoporre al più presto alle Commissioni parlamentari che dovranno esprimere il loro parere sul decreto legislativo.
Anziché uscire immediatamente con estemporanee ma, molto probabilmente, non producesti, manifestazioni di mero dissenso, si è preferita la strada di una più meditata presa di posizione, nella speranza che possa essere più produttiva.
Di tutto ciò avremo comunque occasione di parlare, in occasione della riunione del Consiglio dei Presidenti dell’11 dicembre p.v. a Roma, in cui attendiamo di conoscere il prezioso parere e apporto delle Camere Civili territoriali.
3)”PROCESSO BREVE”
Apparentemente il progetto di legge della maggioranza governativa sul c.d. “processo breve” non dovrebbe riguardarci direttamente, essendo tale normativa riferita al processo penale.
Non si può però dimenticare che noi siamo comunque ed in primis “avvocati” ed ancor prima cittadini e non può quindi non interessarci qualsiasi progetto di legge che investa profondamente il sistema giudiziario.
In secondo luogo, costituendo la Giustizia un “unicum”, è inevitabile che qualsiasi provvedimento di rilievo influisca sul funzionamento dell’intero sistema.
Sorge infatti il dubbio che, nel caso specifico, gli Uffici giudiziari, se venisse approvato il c.d. “processo breve” nel processo penale, al fine di cercare di dare una risposta il più possibile rapida ed efficiente in questo processo, sottraggano ulteriori risorse di magistrati e collaboratori al settore civile (che è, già attualmente, il più disastrato) con conseguenze facilmente immaginabili.
Ti allego l’articolo pubblicato lo scorso martedì 17 novembre da “ItaliaOggi”, contenente le dichiarazioni dei principali esponenti del mondo della Giustizia e, conseguentemente, anche quelle dell’Unione delle Camere Civili.
4)PRIMO CONSIGLIO DEI PRESIDENTI: 11 DICEMBRE P.V. ORE 14,30 – 18,30
Ti ricordo l’importanza della Tua partecipazione (o in caso di impedimento di un Tuo delegato) alla riunione del primo Consiglio dei Presidenti dell’ 11 dicembre 2009 a Roma.
Spero di incontrarVi numerosissimi, per poter avviare quel positivo confronto e scambio di idee e di proposte da me e da tutta la Giunta fortemente auspicato.
Nell’attesa, invio un cordiale saluto.
Renzo Menoni
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