Verbale Consiglio dei Presidenti del giorno 29 maggio 2010
In Roma, presso la Sala Conferenze del Centro Studi del Consiglio dell’Ordine di Roma, oggi 29 maggio 2010 ad ore 9.30 si è riunito il Consiglio dei Presidenti dell’Unione Nazionale Camere Civili, per discutere sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione introduttiva del Presidente
2) Comunicazioni del Segretario
3) Assemblea Nazionale dell’Uncc a Velletri il 17 e 18 settembre 2010
4) Giornata Europea per la Giustizia Civile
5) Aggiornamenti sul progetto di legge di riforma dell’ordinamento professionale
6) Il punto sulla disciplina in tema di mediazione
Assume la presidenza il Presidente avv. Renzo Menoni.
Segretaria: avv. Laura Iannotta.
Sono presenti : avv. Stefano Aleandri, Presidente della Camera Civile di Roma; avv. Domenico Lucarini, Presidente della Camera Civile di Padova; avv. Maria Teresa Oldoni, Presidente della Camera Civile di Monza; avv. Sergio Pepe, delegato della Camera Civile di Napoli; avv. Alberto Del Noce, Presidente della Camera Civile del Piemonte e Valle d’Aosta; avv. Pietro Manzella, delegato della Camera Civile di Palermo; avv. Cristina Cossu, Presidente della Camera Civile di Vercelli; avv. Antonino Galfo, Presidente della Camera Civile di Modica; avv. Angelo Perfumo, Presidente della Camera Civile di Velletri; avv. Lucia Capaccioli, delegata della Camera Civile di Grosseto; avv. Giulio Terzi, Presidente della Camera Civile di Reggio Emilia; avv. Pietro Maria Di Giovanni Segretario della Camera Civile di Pescara; avv. Emanuela Castelli , delegata della Camera Civile di Bergamo; avv. Rosanna Rovere, Presidente della Camera Civile di Pordenone; avv. Mario Marino, Presidente della Camera Civile di Udine; avv. Ludovico La Grutta, Presidente della Camera Civile di Trapani; avv. Giovanni Giovannelli, Presidente della Camera Civile di Pistoia; avv. Paolo Pifferi, Presidente della Camera Civile di Ferrara; avv. Andrea Radice, Presidente della Camera Civile di Trento; avv. Fulvio Vida, Presidente della Camera Civile di Trieste; avv. Enrico Ioannoni Fiore, delegato della Camera Civile di Teramo; avv. Annalisa Cutrona, Presidente della Camera Civile di Fermo; avv. Francesco Buco, Presidente della Camera Civile di S.Maria Capua a Vetere; avv. Angelica Silvetti, Presidente della Camera Civile di Mantova; avv. Massimo Cavalluzzo, Presidente della Camera Civile di Benevento; avv. Andrea Giacomelli, Presidente della Camera Civile di Vicenza; avv. Mario De Riso, Presidente della Camera Civile di Parma; avv. Fabio Pisillo, Presidente della Camera Civile di Siena; avv. Carmelo Spadola, Presidente della Camera Civile di Ragusa.
Sono altresì presenti, quali componenti di Giunta, i consiglieri avv. Francesco Storace, avv. Lia Simonetti, avv. Claudio Boccini, avv. Lorenzo Bonomo, avv. Monica Ceravolo, avv. Serenella Ferrara, avv. Massimo Costa, avv. Tommaso Raimondo, avv. Ferdinando Testoni Blasco.
E’ presente per il Collegio dei Probiviri l’avv. Riccardo Santi.
Sul primo punto all’o.d.g.: Relazione introduttiva del Presidente.
Il Presidente aggiorna il Consiglio dei Presidenti , richiamando quindi il punto 5 dell’odg odierno, sullo stato della Legge di Riforma dell’Ordinamento professionale all’esame del Senato; il testo di legge, condiviso da tutta l’avvocatura, era stato licenziato favorevolmente dalla Commissione Giustizia, con il parere positivo di maggioranza ed opposizione.
L’esame del testo, al contrario, in Senato, oltre a subire un rallentamento eccessivo, è stato oggetto di diversi emendamenti, alcuni dei quali già approvati; in particolare è stato modificato l’art.8 relativo all’istituzione delle Specializzazioni, ove, al CNF ed alle Associazioni maggiormente rappresentative ,che avevano il compito di istituire le Scuole di Specializzazione, è stata data delega, con l’inciso “precipuamente”, anche alle Facoltà di Giurisprudenza ed è stato accorciato il termine, dal momento in cui si è divenuti avvocati, per accedere a dette Specializzazioni: non più 4 ma solo 1 anno.
In tal modo si ha fondato timore che venga svuotato il contenuto inizialmente dato all’istituzione delle Scuole e che vengano quindi caratterizzate, soprattutto se istituite a livello universitario, da un’impronta più teorica che pratica.
Il Presidente riferisce altresì di aver partecipato, sempre sul punto della Riforma della Legge professionale a diversi incontri, in seno alla Commissione istituita dal CNF, con i rappresentanti delle altre Associazioni forensi e che la Commissione è stata convocata in audizione dal sen.Berselli, presenti, tra gli altri l’on.Mugnai e l’on. Casellati. In tale incontro si sono toccati i punti di maggior contrasto tra maggioranza e opposizione ed all’interno della stessa maggioranza, su cui occorreva trovare un’intesa per non “bloccare” la riforma; in particolare si è chiesto di abolire i test d’ingresso in tema di accesso cosi come formulati nel progetto di legge e la commissione ha risposto che poteva essere condivisibile ma ripristinando le tre prove d’esame e senza l’ausilio dei codici commentati; è stato altresì chiesta la reintroduzione del compenso ai praticanti e l’accettazione di una attenuazione della riserva in materia stragiudiziale.
La posizione dell’Unione Nazionale delle Camere Civili è che, pur valutando negativamente le modifiche proposte, si debba procedere celermente all’approvazione di detta Riforma di Legge, senza impuntature eccessive su alcuni punti che, di fatto, farebbero si che non si arrivasse a licenziare il testo, il quale contiene, comunque elementi positivi, come, ad esempio, la reintroduzione dei minimi tariffari e del divieto del patto di quota lite .
Pone poi l’accento ed invita il Consiglio dei Presidenti ad esprimersi sul punto della specializzazione; come Unione non ci si è mai espressi se siamo un’associazione generalista o un’associazione generalista ed al contempo, specialistica; le altre associazioni forensi specialistiche hanno già assunto delibere dei propri organi direttivi, con stesura dei relativi Regolamenti, che prevedono l’istituzione delle Specializzazioni e conseguenti Scuole, senza attendere l’approvazione della Legge di Riforma professionale; ciò al fine di poter sottoscrivere dei Protocolli con il C.N.F. il cui Presidente, avv. Guido Alpa, ha già espresso parere favorevole. Anche noi dobbiamo dare la possibilità all’avvocatura civilista di presentarsi come avvocato specialista.
La Giunta ha già espresso il proprio parere favorevole per le specializzazioni, e ne sono state individuate due : avvocato specialista in diritto civile e avvocato specialista in diritto commerciale ; occorrerà poi organizzarci e strutturarci per attuare tale complesso e impegnativo progetto che verrà portato all’Assemblea Nazionale fissata a Velletri il 17 e 18 Settembre 2010.
Si apre la discussione sul punto ed intervengono diversi Presidenti e delegati. L’avv. Rovere evidenzia che è in atto un tentativo di delegittimare la nostra professione sia nel disegno di legge in discussione al Senato della Riforma della Legge Professionale che sul decreto sulla Mediazione già approvato ed il CNF non si è mosso in maniera esemplare, in nessuna di queste occasioni. Sulla riforma della Legge professionale evidenzia che devono esserci dei punti irrinunciabili per l’Avvocatura in tema di riserva stragiudiziale e sul punto delle specializzazioni; anche se non condivide la necessità della specializzazione, si dichiara favorevole al progetto delle istituzione delle stesse, cosi come illustrato dal Presidente, ritenendo non si possa restare esclusi delegando ad altri il compito di istituirle ed organizzarle.
Sulla mediazione riferisce che nell’ambito dei Consigli degli Ordini del Triveneto la formazione e l’istituzione dei corsi per conciliatori è già stata delegata ad altri enti, come la Camera di Commercio; si stanno attivando, come Federazione delle Camere Civili per contribuire alla gestione della formazione dei conciliatori ed anche per la costituzione degli organismi di conciliazione presso i Consigli degli Ordini ed invita il Presidente dell’Unione a portare tali indicazioni al C.N.F.
In merito alle specializzazioni individuate ritiene che forse sia meglio concentrarsi solo su quella civilista.
L’avv. Del Noce chiede un chiarimento su come potranno coesistere le Scuole di Specializzazione formate prima dell’approvazione della legge dalle Associazioni una volta che verrà approvata la riforma. Il Presidente sottolinea che questa sarà una situazione transitoria in essere sino al momento in cui verrà approvata la Riforma sulla Legge professionale, ma importante per precostituire una situazione di fatto.
L’avv. Manzella, evidenziando che l’Unione nazionale deve tener alto il livello dell’Avvocatura, chiede che venga inoltrato a tutti i Presidenti il testo di Riforma della Legge professionale all’esame del Senato.
L’avv. Cutrona sposta l’accento sulla formazione e crede sia opportuno approfondire il tema del diritto comparato così da avere un confronto anche con le realtà europee, poiché ritiene che occorra fornire all’avvocatura una formazione che sia maggiormente divulgativa.
L’avv. De Riso chiede chiarimenti sul rapporto in punto di specializzazioni con le associazioni Aiga e Anf: il Presidente chiarisce che queste associazioni – allo stato – non si sono occupate del problema delle specializzazioni essendo l’una costituita per gli avvocati rientranti anagraficamente in una certa fascia d’età e l’altra occupandosi di temi a carattere sindacale.
L’avv. Vida evidenzia che l’avvocatura si è arroccata su posizioni che non esistono più e che hanno portato alla situazione attuale; la mediazione è già legge, la riforma sulla legge professionale invece deve ancora essere approvata; ritiene sia meglio non prendere alcuna posizione ed attendere sperando nell’errore altrui, altrimenti si rischia di impostare la nostra attività professionale su schemi precostituiti.
L’avv. Terzi ritiene importante che la legge di riforma dell’ordinamento forense sia rapidamente approvata, ,cercando da parte del C.N.F. e dell’U.N.C.C. le mediazioni possibili d’interesse degli avvocati, per evitare di ritrovarci ancora a lungo in una situazione indefinita e penalizzante. Sarà poi a livello associativo, degli Ordini, locale ed individuale che gli avvocati dovranno rivendicare ruoli, prestigio, ascolto e propositività.
L’avv. Pisillo concorda con quanto illustrato dal Presidente ritenendo necessario partecipare attivamente all’istituzione delle Scuole di specializzazione per non correre il rischio di esserne esclusi.
L’avv. Cavalluzzo concorda con quanto esposto dal Presidente ed auspica che la specializzazione istituita dall’Uncc sia la migliore sia come contenuti che come proposta.
L’avv. Di Giovanni riferisce che le Università hanno già organizzato corsi di specializzazione, per cui ritiene che forse ci sarà una norma transitoria sul punto; ritiene inoltre che la diversificazione in soli due rami della specializzazione, civile e commerciale, sia troppo rigida e che magari si possa individuare qualche ulteriore elemento. Crede comunque che sia necessario intraprendere questo progetto ed attuarlo, la specializzazione è comunque da portare avanti per il futuro dell’Avvocatura.
Il Presidente chiarisce che la specializzazione ora data dall’Università è cosa diversa e che il protocollo che andremo a sottoscrive con il CNF e su cui Alpa ha dichiarato la propria disponibilità, dovrebbe essere specifico.
Dopo ampio dibattito il Consiglio dei Presidenti, con l’astensione dell’avv. Vida, si dichiara favorevole all’istituzione delle Specializzazioni, come proposte dal Presidente, e conseguenti Scuole da parte dell’Uncc.
Sul terzo punto all’o.d.g.: Assemblea Nazionale dell’Uncc a Velletri il 17 e 18 settembre 2010.
Il Presidente riferisce che il tema della Assemblea Nazionale sarà “Dall’avvocato generalista all’avvocato specialista”: la Giunta avrebbe altresì individuato una sessione sul tema “La riforma costituzionale della Giustizia”, ma potrebbe anche individuarsi una sessione sul “Ruolo delle Associazioni e delle istituzioni forensi”: chiede quindi un parere al Consiglio dei Presidenti in ordine alla preferenza degli argomenti da trattare nelle sessioni, proponendo, se del caso, anche altri argomenti alternativi.
Si apre la discussione sul punto e ,dopo ampio dibattito, il Consiglio dei Presidenti esprime la propria preferenza per la sessione sul tema “ Il ruolo delle Associazioni e delle istituzioni forensi”, invitando, nel contempo, il Presidente ad organizzare, appena possibile, un convegno sulla Riforma costituzionale della Giustizia, data l’importanza dell’argomento, che, proprio per tale motivo, richiede tempi ampi di trattazione.
Sul quarto punto all’o.d.g.: Giornata Europea per la Giustizia Civile
Il Presidente illustra il progetto deliberato dalla Giunta sulla Giornata Europea per la Giustizia Civile in programma per il 25 ottobre di ogni anno.
Si è pensato di indire per tale giornata delle assemblee locali delle Camere civili presso ogni Tribunale e/o Corte d’Appello, a cui invitare i magistrati, i funzionari delle cancellerie e la stampa, per la presentazione e discussione dei dati statistici del contenzioso civile territoriale e del circondario ed evidenziando la situazione civile nell’ambito locale.
La Giunta ha altresì deliberato di assegnare un tema sulla Giustizia civile , scelto dall’Unione Nazionale, indirizzato agli studenti dell’ultimo anno delle Scuole superiori : vi sarà quindi una presentazione del tema e del programma nella giornata del 25 ottobre 2010 che verrà poi diffusa nelle Scuole locali da parte delle Camere civili territoriali con una premiazione che avverrà il 25 ottobre 2011, sia in sede locale che nazionale.
Anche in sede nazionale ci sarà la presentazione della Giornata Europea con il relativo progetto.
Il Consiglio dei presidenti esprime il proprio consenso ed apprezzamento per tale iniziativa.
Sul sesto punto all’o.d.g.: il punto sulla disciplina in tema di mediazione
Il Presidente segnala che non vi sono particolari novità sul punto, rimarcando una scarsa attenzione del CNF, tutto concentrato sul fronte dell’approvazione della Legge di Riforma professionale. Ma il rischio è che si arrivi ad una riforma con una professione forense svuotata di contenuti e sempre più privata di competenze.
L’iniziativa dell’Oua è meritevole di attenzione poiché ci sono già 140 Ordini professionali che hanno assunto delibere critiche in tema di mediazione.
I punti individuati di maggior criticità e che hanno portato all’individuazione di richiesta di correttivi sono:
1. la necessità dell’assistenza di un difensore tecnico per tutta la durata della procedura;
2. mantenimento dell’obbligo di informativa al cliente ma eliminazione della sanzione dell’annullabilità;
3. eliminazione dell’obbligatorietà della mediazione, punto su cui, peraltro, il Ministro sembra irremovibile, comprendendo che, in difetto, la mediazione fallirebbe;
4. previsione di criteri di competenza territoriale, per l’individuazione dell’organismo di conciliazione;
5. possibilità da parte del mediatore di formalizzare la proposta conciliativa solo se tutte le parti sono consenzienti (per evitare i rischi di cui all’art. 13 del decreto).
L’avv. Giacomelli suggerisce di introdurre limiti alla competenza sulla mediazione obbligatoria ed in punto sulla competenza territoriale di fare riferimento alla regolamentazione già esistente nel Codice del consumo sulla tutela del consumatore.
Il Consiglio dei Presidenti esprime parere favorevole alla redazione di un documento, sulla base di quanto esposto dal Presidente.
Il Presidente dà atto quindi che la Giunta, nella prossima riunione dell’11 e 12 giugno, adotterà un documento su questi punti ed aggiornerà poi i Presidenti.
La riunione viene chiusa alle ore 13.00
Il Presidente Il Segretario
Avv. Renzo Menoni Avv. Laura Iannotta