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LA GIUNTA ESECUTIVA DELL'UNCC APPROVA UNA DELIBERA CON LA QUALE RIBADISCE L'IRRINUNCIABILITA', PER L'AVVOCATURA, DELLA RISERVA IN MATERIA DI CONSULENZA LEGALE E ASSISTENZA STRAGIUDIZIALE


ROMA - 12 DICEMBRE 2009
Nella riunione tenutasi a Roma il 12 dicembre 2009, la Giunta Esecutiva dell'Unione Nazionale delle Camere Civili, ha ribadito l'irrinunciabilità della norma prevista dall'art. 2 del progetto di riforma della Legge dell'Ordinamento Forense, in forza della quale deve essere riservata agli avvocati, in quanto soggetti necessari ed insostituibili per assicurare ai cittadini una tutela dei diritti competente e qualificata, l'attività svolta professionalmente di consulenza legale e di assistenza stragiudiziale in ogni campo del diritto.
Ha dichiarato quindi la propria ferma opposizione a qualsiasi immutazione unilaterale di tale norma del progetto di riforma.
Il testo della delibera è qui sotto integralmente riportato.



LA GIUNTA ESECUTIVA

DELL’UNIONE NAZIONALE DELLE CAMERE CIVILI

         

Riunita in Roma il 12 dicembre 2009

ritenuto

che nel progetto di riforma dell’Ordinamento Forense, approvato congiuntamente da tutte le componenti Istituzionali ed Associative dell’Avvocatura e fatto proprio dal CNF nella seduta amministrativa del 27 febbraio 2009, è stabilito, all’art. 2, che sia riservata  “agli avvocati in quanto soggetti necessari ed insostituibili per assicurare ai cittadini una tutela dei diritti competente e qualificata, l’attività svolta professionalmente, di consulenza legale e di assistenza stragiudiziale in ogni campo del diritto . . . “;

che il 17 ottobre 2009 le componenti istituzionali ed associative della Avvocatura, riunite a Roma presso il CNF, hanno ribadito e confermato “l’irrinunciabilità ai principi di fondo indicati nel Testo unitario condiviso dall’Avvocatura”, individuando 10 punti fondamentali, fra i quali, al punto 5, “la riserva professionale di consulenza legale, che assicura la maggiore protezione dell’affidamento del cittadino”;

che  il 27 ottobre 2009 una delegazione dell’OUA, al termine di un’audizione presso la Commissione Giustizia e attività produttive della Camera dei Deputati, ha dichiarato, per bocca del proprio Presidente, Maurizio De Tilla, che in merito alla riforma dell’ordinamento forense, “secondo le indicazioni unitarie dell’Avvocatura” vi erano 7 punti irrinunciabili, fra i quali, veniva individuato, al punto 3, quello di “prevedere l’esclusività della consulenza legale”;

che il  19 novembre 2009 la Commissione Giustizia del Senato ha approvato il testo di riforma della legge professionale, con poche e non sostanziali modifiche al citato art. 2;

che nei giorni scorsi sono apparse sulla stampa dichiarazioni del presidente dell’OUA il quale, dopo un incontro con il Direttore Generale di Confindustria, ha affermato che, modificando il testo dell’art. 2 del disegno di legge, si può dare la possibilità alle associazioni di categoria e agli enti esponenziali di svolgere attività di consulenza nei confronti dei propri iscritti ed associati;

che la posizione espressa dall’avv. De Tilla, ove venisse adottata dal legislatore, svuoterebbe di ogni effetto pratico e concreto l’esclusiva a favore dell’Avvocatura per la consulenza stragiudiziale, riducendola di fatto a una mera petizione di principio;

ritenuto

che il progetto di riforma dell’ordinamento professionale, congiuntamente approvato da tutte le rappresentanze Istituzionali ed Associative dell’Avvocatura, non può essere unilateralmente immutato da nessun soggetto, senza il preventivo confronto con le altre componenti dell’Avvocatura ed il consenso delle stesse;

che la riserva della consulenza stragiudiziale è punto qualificante ed essenziale del progetto di riforma dell’ordinamento professionale, per delineare la nuova figura dell’avvocato, non proiettato esclusivamente sul contenzioso;

che tale riserva è prevista non solo e non tanto nell’interesse degli avvocati ma, come chiarito nel progetto di legge, in quanto gli avvocati sono “soggetti necessari ed insostituibili per assicurare ai cittadini una tutela dei diritti competente e qualificata”;

tutto ciò premesso e ritenuto, la Giunta Esecutiva dell’UNCC

delibera:

1.    di chiedere l’urgente convocazione dell’apposito tavolo di consultazione per la riforma dell’Ordinamento forense, istituito presso il CNF;

2.    di comunicare al CNF, ai Consigli dell’Ordine, all’OUA, alle altre Associazioni forensi maggiormente rappresentative, la propria ferma opposizione a qualsiasi iniziativa di immutare unilateralmente il testo approvato congiuntamente da tutte le componenti Istituzionali ed Associative dell’Avvocatura e in particolare, nella fattispecie, la norma che prevede la riserva della consulenza stragiudiziale a favore degli avvocati;

3.    di invitare tutte le Camere Civili territoriali a comunicare ai propri associati e a tutti gli iscritti ai Consigli dell’Ordine la presente delibera;

4.    di rendere pubblica la posizione dell’UNCC;

5.    di adottare tutte le altre iniziative che fossero ritenute opportune.